LA DESTRA O LA SINISTRA?

01.06.2014 15:32

Non si può mettere in dubbio che nel sistema politico Italiano ancora sussiste il concetto di destra e sinistra, ideologicamente parlando, ma il problema non è questo. La riflessione da farsi è se, ora come ora, questo concetto è ancora valido o no! Non sarà sfuggito ai più attenti che, molto spesso, sentiamo affermazioni da personaggi di sinistra che, una volta potevamo sentire solo da chi apparteneva alla cosi detta destra o viceversa.
Che cosa significa, ora come ora, essere di destra o di sinistra?
È ancora valido pensare che l’opposizione tra destra e sinistra sarebbe, per fare qualche esempio, l’opposizione tra religione e ateismo, tra conservatori e progressisti, tra tradizione ed emancipazione, tra realismo e utopismo, tra violenza e non violenza?
Quando ci dichiariamo di destra o di sinistra abbiamo in mente opinioni che forse non siamo veramente in grado di definirle in modo chiaro e preciso.
In una celebre canzone di Giorgio Gaber che si chiama Destra-Sinistra vi si leggono affermazioni di questo tipo “Fare il bagno nella vasca è di destra far la doccia invece è di sinistra” oppure “ una donna emancipata è di sinistra, riservata è già un po' più di destra”.
Si può capire che Gaber esasperava il concetto ma, facendo ciò, metteva bene in risalto questo dubbio: c'è ancora una ragione valida perché si debba seguitare a pensare su queste basi?
Poniamo un momento l'attenzione e valutiamo con uno spirito onesto e critico questi concetti: il federalismo è di destra o di sinistra? Il liberalismo è di destra o di sinistra? Le contrapposizioni tra comunitari e individualisti, elitisti e populisti segnano una distinzione tra destra e sinistra oppure le attraversano? Temi come l’ambientalismo, il nucleare, la manipolazione genetica stanno a destra o a sinistra? Domande come queste dovrebbero indurci a mettere in discussione, se non a rifiutare, l’idea di destra-sinistra perché non adeguatamente rappresentativa dell’universo politico contemporaneo.
Non è più giusto, politicamente più produttivo e conveniente per tutti, cominciare a valutare la cosa secondo il concetto del muoversi tra sistema ed anti-sistema?
Forse ancora non siamo pronti a superare intellettualmente la dicotomia destra-sinistra e, per questo, corriamo il rischio di continuare a combattere una battaglia che abbiamo ereditato dai nostri padri e che lasceremo ai nostri figli, avendo perduto, fin da ora, i principi ed i motivi perché stiamo ancora combattendola.
Giampiero Tamburi